giovedì 31 marzo 2011

Nonsenseday.

Penso a cose rosa: caramelle gommose, acrilici, zucchero a velo, pony, ascolto musica distrattamente, mi concentro su quello che vedo fuori dal finestrino, alieni, voglio bene al controllore che ha accettato il mio biglietto irregolare e anche alla signora accanto a me che mi ha chiesto di svegliarla quando arriviamo, odio la tecnologia, soprattutto quella di cui dispongo, analogico è bello, il mio smalto preferito è quello verde, stamattina non ho mangiato, ho dormito solo 2 ore e poi non c'era lezione, farsi accompagnare dalla nonna all'università è cool, dalle ore 7.45 alle 9.35 ho odiato tutti, mi vergogno ad aprire le bottigliette d'acqua frizzante nei posti dove c'è silenzio, domani c'è lo sciopero dei treni e devo ricordarmelo, la signora accanto a me si è addormentata, voglio che arrivi l'estate, intanto voglio tornare a casa, il panico quando non trovo il biglietto, irregolare tra l'altro, sbadigliano tutti, la mia maglietta è fighissima lo so, il controllore è seduto accanto a me, faccio di tutto per non incrociare il suo sguardo, non so perchè, la signora vicina russa, leggo: "azzerucis id atartne", che poi capisco che vuol dire "entrata di sicurezza", niente di particolare, nessuna grande scoperta, controllori che parlano in messinese, non li capisco, con molta fatica penso a cose blu: la mia penna, il mio gatto, le mie ballerine di gomma, i miei occhi, si proprio, questa tua suoneria fa schifo, non urlare, la signora si è svegliata.

Nessun commento:

Posta un commento